Scopriamo tutto su Alberto Stasi, l’assassino di Chiara Poggi e protagonista del caso di cronaca nera diventato noto come il Delitto di Garlasco.
Alberto Stasi è un assassino che è stato accusato di aver ucciso quella che allora era la sua fidanzata, Chiara Poggi. Ma chi era prima di conquistarsi le più importanti pagine di cronaca nera dei giornali italiani? Scopriamo di più su di lui e sul delitto di Garlasco, il caso per cui Alberto Stati è stato condannato a scontare 16 anni presso il carcere di Bollate.
Chi è Alberto Stasi: la biografia
Di Alberto Stasi e del suo passato non si sa molto, se non che il ragazzo è sempre stato riservato e timido, come si è dimostrato anche durante il corso delle lunghe indagini. Prima di diventare famoso come assassino, Alberto era uno studente di economia, e nel 2005 comincia la sua relazione con Chiara. Per il resto, la sua è una famiglia come tutte le altre, non ha fratelli e il padre lavora come imprenditore nella zona di Pavia.
Il loro è un rapporto sereno e tranquillo, per lo meno all’apparenza, tant’è che non appena Chiara viene ritrovata senza vita la madre della giovane ragazza prende subito le difese del fidanzato. Nel frattempo, intanto, le indagini continuano e Alberto si laurea in Economia e Commercio. Ma proprio in questo periodo la sua immagine di bravo ragazzo viene infangata dal ritrovamento di alcuni filmini hard e materiale pedopornografico sul suo computer. Sarà l’inizio di un periodo difficile per Alberto, che alla fine dopo tanti anni sarà riconosciuto come l’assassino di Chiara.
La morte di Chiara Poggi: Alberto Stasi unico sospettato
Il delitto di Garlasco è uno dei più famosi casi di cronaca nera italiana. Protagonisti della vicenda sono una coppia, Alberto Stasi e Chiara Poggi. Il 12 dicembre del 2015 la Corte di Cassazione ha giudicato Stasi, l’unico sospettato, colpevole. Ecco una ricostruzione dei fatti punto per punto.
– Il 13 agosto del 2007 Chiara Poggi, impiegata e laureata in Economia, viene uccisa nella propria abitazione a Garlasco, piccolo paese in provincia di Pavia. La ragazza ha 26 anni ed era sola in casa; la famiglia e il fratello erano partiti per le vacanze.
– A trovare il suo corpo senza vita e a dare l’allarme chiamando il 118 è Alberto Stasi, studente di Economia della Bocconi e fidanzato della ragazza.
– Secondo le prime ricostruzioni e stando agli inquirenti, Chiara conosceva il suo assassino. La ragazza, infatti, indossava un pigiama e ha aperto la porta di casa visto che non sono state ritrovati segni di effrazioni.
– Il fidanzato Alberto Stasi diventa il sospettato numero uno per una serie di motivi: l’eccessiva pulizia delle scarpe e dei vestiti su cui non vengono ritrovate tracce di sangue, come se il ragazzo avesse cambiato i propri indumenti. Non solo: a far sospettare gli inquirenti sono anche delle incongruenze delle sue testimonianze.
– La vicenda diventa un caso mediatico e Alberto, unico indagato per l’assassinio, divide tutti tra colpevolisti e innocentisti. Personaggio enigmatico e silenzioso, viene arrestato il 24 settembre del 2007, ma scarcerato solo dopo quattro giorni dal giudice Giulia Pravon per insufficienza di prove.
– Stasi Condannato. Durante il processo d’appello bis del 17 dicembre 2014, in seguito ad un’accurata perizia e diverse contraddizioni relative alle vicende, Alberto Stasi viene condannato a 24 anni di carcere. La pena, confermata il 12 dicembre 2015, viene poi ridotta a 16 anni con l’accusa di omicidio volontario.
– Nuove prove. Nel giugno 2020 il legale di Stati, Laura Ponciroli, ha depositato “una articolata richiesta di revisione della sentenza che ha condannato a 16 anni di reclusione Alberto Stasi per la tragica morte di Chiara Poggi“. Ha aggiunto anche che “sono stati individuati e sottoposti al vaglio della competente Corte di Appello di Brescia elementi nuovi, mai valutati prima, in grado di escludere, una volta per tutte, la sua responsabilità“.
Alberto Stasi a Le Iene: lo speciale
Nel maggio del 2022 per la prima volta Alberto Stasi si è raccontato a Le Iene, dal carcere di Bollate, ripercorrendo quanto accaduto subito dopo l’omicidio di Chiara Poggi e professandosi innocente, come fatto sin dal primo giorno.
“Perché ho deciso di parlare oggi? Per dare un senso a questa esperienza, perché certe cose non dovrebbero più accadere. Se una persona vive delle esperienze come quella che ho vissuto io questa deve essere resa pubblica, a disposizione di tutti, e visto che ho la possibilità di parlare lo faccio, così che le persone capiscano, possano riflettere e anche decidere, voglio dire, se il sistema che c’è va bene oppure se è opportuno cambiare qualche cosa”, ha spiegato Stasi.
Poi si è concentrato su quanto accaduto nell’immediatezza del delitto: “Sembrava di remare contro un fiume in piena andando controcorrente, fin dall’inizio: una volta lo scambio dei pedali, un’altra volta il test solo presuntivo, e l’alibi che mi viene cancellato, l’orario della morte che viene spostato”, ha detto nell’intervista a Le Iene.
“Non c’era desiderio di cercare la verità perché una volta può accadere, la seconda volta può passare, ma non possono esserci una terza, una quarta, una quinta, per sette anni. Che verità c’è in tutto questo?”.
“Sono stato assolto in primo grado, sono stato assolto in appello, sull’unica condanna il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiaramente detto ‘Non si può condannare Alberto Stasi”, quindi, in Italia hanno un sistema che a oggi funziona così: la pubblica accusa dice “No, questa persona va assolta’ ma, nonostante questo, la persona viene condannata”.
Alberto Stasi: la fidanzata dopo Chiara
Nel momento in cui Chiara perde la vita, Stasi è semplicemente un sospettato e non viene ancora condannato e ritenuto colpevole. Per questo Alberto continua con la sua vita, e negli anni successivi si avvicina anche a un’altra ragazza, che lo sostiene durante le sue udienze in tribunale.
Il suo nome è Serena, e di lei non si sa molto, dal momento che si è vista soltanto in qualche occasione pubblica, come quando aspettava il ragazzi fuori dal tribunale, abbracciandolo quando lo vedeva uscire.
Fidanzata o migliore amica? Secondo la famiglia di Alberto la seconda, ma altri giornali riportavano la notizia che fra i due ci fosse qualcosa. In ogni caso è stata sicuramente l’unica figura che abbia sostenuto Stasi durante i due anni e mezzo dopo l’omicidio. Tuttavia, dopo che Alberto è stato condannato, non si sa quali siano stati gli sviluppi del loro rapporto.
Dove vive Alberto Stasi e quanto guadagna
Alberto Stasi oggi sta ancora scontando la sua pena nel carcere di Bollate. Il ragazzo all’interno della prigione ha ottenuto un lavoro da centralinista, con il quale guadagna circa 1000 euro al mese.
Inoltre nel 2018 Alberto ha ricevuto 9mila euro di risarcimento da Maria Grazia Montani, amministratrice della pagina Facebook Delitto di Garlasco, giustizia per Chiara Poggi, per aver ripetutamente insultato Alberto quando il processo era ancora in corso.
Sempre parlando di soldi, Stasi era stato anche condannato a versare un milione di euro alla famiglia Poggi, cosa che però stando alle ultime notizie non avrebbe intenzione di fare.